La battaglia di Benevento ebbe luogo il 26 febbraio 1266 tra le forze dell'Impero svevo guidate da Manfredi di Hohenstaufen e l'esercito dell'Angioino Carlo I d'Angiò durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini. La battaglia si svolse nei pressi della città di Benevento, in Italia meridionale.
L'esercito di Manfredi contava circa 7.000 uomini, mentre quello di Carlo era composto da circa 10.000 soldati. Nonostante la superiorità numerica delle forze angioine, Manfredi riuscì a ottenere alcune vittorie tattiche all'inizio della battaglia. Tuttavia, l'arrivo di rinforzi da parte dei Guelfi e l'abilità tattica di Carlo portarono alla sconfitta di Manfredi e alla sua morte sul campo di battaglia.
La vittoria di Carlo I d'Angiò a Benevento segnò la fine del dominio degli Hohenstaufen in Italia e la consolidazione del potere angioino nel Regno di Sicilia. La battaglia ebbe conseguenze significative sulla politica italiana dell'epoca e sancì la supremazia dei Guelfi su i Ghibellini.
La battaglia di Benevento è considerata uno degli episodi più importanti della storia medievale italiana e ha avuto un impatto duraturo sullo sviluppo politico della penisola.
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